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Relazione di coppia e legame madre-figlio

Relazione di coppia e legame madre-figlio

Relazione di coppia e legame madre-figlio sono legate tra di loro. È vero infatti che, a livello biologico, un individuo è programmato per creare un certo attaccamento nei confronti della madre che lo mette al mondo e che, per un certo periodo, lo nutre con l’allattamento. Nella famiglia umana, la madre rappresenta (nei primissimi mesi di vita) il caregiver principale, cioè la figura primaria di riferimento del bambino. In base al legame che si instaura con la genitrice, il bambino in particolare apprende come “sopravvivere” nel mondo. Anche se tutti i cuccioli di mammifero sono sostanzialmente indifesi rispetto ai pericoli nel mondo, i cuccioli degli esseri umani – i bambini e le bambine – devono affrontare una fase in più perché si ritiene che vengano al mondo troppo presto a causa della dimensione della testa: dopo la gestazione all’interno dell’utero materno e dopo il parto, avviene la cosiddetta esogestazione che dura esattamente quanto la gravidanza, ovvero 9 mesi. In questi nove mesi, madre e neonato/a sviluppano una sorta di simbiosi che aiuta il piccolo a crescere e passare alla fase successiva del suo sviluppo.

Relazione di coppia e legame madre-figlio: l’attaccamento

Di conseguenza, il rapporto che il neonato instaura con la madre è molto importante per lo sviluppo neurologico del minore e avrà delle conseguenze sulla sua vita futura, comprese le relazioni di coppia che potrà avere. Ovviamente, anche se in questo articolo parliamo del rapporto madre-figlio, è doveroso sottolineare che anche il rapporto padre-figlio/a ha la medesima importanza sia che il padre sia assente o non partecipi all’educazione parentale, sia che lui sia presente e divida con la madre il 100% degli oneri (e onori) famigliari. Come i genitori interagiscono tra loro e come la coppia interagisce con il minore avrà delle conseguenze positive o negative sul futuro dei figli.

Tornando al rapporto madre-figlio, la relazione di coppia che avrà lui o lei possono essere influenzate dal fatto che l’attaccamento con la madre sia stato o meno sano ed equilibrato. In questo modo il futuro adulto – o la futura adulta – riusciranno ad avere delle buone capacità comunicative e ad entrare in sintonia con i/le loro possibili partner. Quando si è piccoli, così come quando si è grandi, è normale provare emozioni negative come la paura, l’angoscia o la tristezza. Se si è avuto un modello di attaccamento sano (dalla madre, ma anche dal padre), ci sono grandi probabilità che, nel diventare grande, la persona saprà affrontare in modo propositivo le sfide della vita.

Relazione di coppia e legame madre-figlio consigli

Relazione di coppia e legame madre-figlio: le situazioni negative

Non sempre la maternità si accompagna a situazioni positive, anzi: prendersi cura di un neonato può essere estremamente stancante e ci si può sentire molto sole, soprattutto se intorno non vi è una rete di supporto, il padre non fa il padre e i nonni hanno una mentalità retrograda che non contempla difficoltà materne. Se siete in questa situazione, vi consigliamo di chiedere aiuto perché la depressione post partum è un problema serio. Questo non significa essere cattive madri: tutte (anche chi non lo ammette) sperimentano un momento di smarrimento di fronte a quel piccolo esserino che piange, non fa dormire e che dipende del tutto da un adulto. L’importante è farsi aiutare.

A volte però, le madri (come anche i padri) non sono delle buone genitrici perché hanno problemi seri irrisolti: problemi psicologici che si trascinano dall’infanzia, traumi oppure persino dipendenze da droga e alcol. Questi fattori possono generare una situazione di abbandono in cui il neonato (o la neonata) non viene curato con amore, ma riceve anaffettività, distanza, indifferenza ai suoi bisogni. Questa condizione lascerà degli strascichi inconsci che riaffioreranno anni e anni dopo, quando il bambino diventato adulto avrà difficoltà a gestire le sue emozioni e ad avere una relazione equilibrata.

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Relazione di coppia e legame madre-figlio: attaccamento positivo

Anche se pensiamo che essere persone adulte significa avere il pieno controllo della propria vita, in realtà non è sempre così. Ci sono dei sentimenti inconsci che portano a prendere una direzione, piuttosto che un’altra. Se siete delle persone che, fortunatamente, hanno avuto un legame con la madre (e con il padre) sano ed equilibrato, probabilmente siete portate ad avere successo nella vita, sia dal punto di vista affettivo che professionale. Al contrario, potreste avere difficoltà con il/la partner, amici o a lavoro se il caregiver non vi ha dato “certezze” e accolto i vostri bisogni emotivi durante i primi anni di vita. Per fortuna non siamo nat* perfett* e ogni mancanza si può migliorare, magari con l’aiuto di un professionista.

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