Ghosting, zombieing, benching: sono tutti fenomeni delle nuove generazioni che portano ad assumere degli atteggiamenti che, fino a poco tempo fa, venivano visti come improbabili. Il motivo è che se prima non erano accettabili dalla società, adesso si stanno quasi trasformando nella norma. Complici le app di incontri, le persone si sentono giustificate non solo a dare il giusto valore alla coppia, ma anche alla persona stessa. La mancanza di rispetto e l’umiliazione nei confronti dell’altro è dietro l’angolo, per cui è importante non dimenticare di dare valore a chi si ha davanti, anche se non si è una coppia assodata.
Ghosting: di che cosa si tratta?
Il termine ghosting deriva dal termine inglese “ghost” che significa fantasma. Fare ghosting a qualcuno/a, vuol dire troncare la relazione scomparendo nel nulla. Nessun più messaggio, nessuna chiamata. Il bar che eravate soliti frequentare non sa più dove lui/lei sia sparito/a e voi non avete la possibilità di rintracciare il/la partner. La comunicazione cade e, nel peggior dei casi, la persona lasciata se ne accorge perché viene bloccata sui social come WhatsApp. Per alcuni/e sembrerà qualcosa di assurdo, eppure si tratta di un fenomeno molto diffuso. Si stima, infatti, che il 33% degli uomini e il 26% delle donne sono state vittime di ghosting o lo abbiano fatto loro stessi/e. Quando si parla di questo fenomeno, c’è da dire che ha dei gradi diversi che cambiano a seconda della situazione. Alcuni/e spariscono dopo essere usciti/e qualche volta, mentre c’è chi lo fa dopo tanti anni di convivenza. Non serve dire che, quanto più si sta insieme a una persona, quanto più è doloroso e grave il ghosting. Se siete una coppia assodata e uno dei due sparisce dalla mattina alla sera, la prima cosa che si pensa è che gli/le sia accaduto qualcosa di grave. Provate a contattarlo/a, ma niente. Poi, alla fine, lo vedete sui social felice e sereno/a, come se nulla fosse. Gli scrivete, ma nessuno risponde dall’altro lato. E non risponderà più.
Ghosting: qual è il motivo per cui accade
Avete mai sentito parlare di quel famosissimo aneddoto dove lui va al tabacchino a comprare le sigarette, ma non torna mai più a casa? Ecco, questo cliché ormai diventato proverbiale è l’antenato del ghosting. Se prima apparteneva a una piccola fetta di società ed era considerato come qualcosa di riprovevole, adesso si sta diffondendo sempre più. Adesso invece molte persone hanno un rapporto legato ai social network, per cui fare ghosting è molto più semplice e veloce. Ci sono coloro che si giustificano spiegando come il rapporto non andasse già bene prima, e che sparire significava per loro passare all’azione. “Lo faccio per il suo bene” è la risposta più comune alla domanda del perché si fa. Così, lei o lui capiranno che è finita davvero. Ma siete davvero sicuri/e che la sincerità sia un disvalore da preferire allo sparire, lasciando senza parole (e senza la vostra presenza) l’altro/a?
Ghosting: come comportarsi quando accade?
Se siete vittime di ghosting, fate un grande sospiro. La prima cosa che vi verrà da fare è cercare di raggiungere il/la vostro/a partner fantasma. Vorreste chiudere il rapporto segnando un confine e non lasciandolo sfumare nel nulla, così. Soprattutto se siete stati/e tanti anni insieme alla vostra dolce, ora amara, metà. Di sicuro non sarà d’aiuto scrivergli, tanto lo sapete, purtroppo non avverrà alcuna risposta. Così farete del male soltanto a voi stessi/e, abbassando l’autostima e sentendovi delle nullità. Anche se vi siete impuntati/e a sapere la ragione della sparizione repentina, è probabile che non lo sappiate mai. Sedetevi, ditevi che è finita, e ricominciate proprio da voi stessi/e. Stabilire un contatto vi darà più umiliazione che altro, per cui riprendete ad amarvi voi. Il tempo, poi, guarirà questa ferita.