0
Il tuo Carrello

Periodo refrattario: di cosa si tratta?

periodo refrattario

Il periodo refrattario è qualcosa che tutti i maschietti conoscono molto bene e che le donne avranno sperimentato tante e tante volte. State facendo sesso, tu vieni, lui viene, e poi… e poi niente, lui si è addormentato, o vi fissa inebetito come se si fosse sparato una dose di eroina in vena. Tranquille, non avete un ragazzo tossico o poco comprensivo, state assistendo proprio a quel fenomeno chiamato periodo refrattario. Anche se voi siete fisiologicamente pronte a un secondo (e, perché no, terzo o quarto) round, a lui dovrete dare del tempo.

Che cos’è il periodo refrattario?

Il periodo refrattario maschile, la cui sigla è PRM, è quell’arco di tempo che passa tra l’ultima eiaculazione e la successiva erezione. La sua durata varia da persona a persona e a seconda dell’età. Può andare da pochi minuti a un quarto d’ora nei giovani ragazzi di 18-20 anni, mentre per gli adulti si tratta di un periodo di 1 o 2 giorni. In media, sono 20 ore per chi ha superato la soglia dei settant’anni. Per alcuni aspettare prima di riprendere la tanto amata attività sessuale è un problema, per cui ci si domanda se non sia possibile accorciare questo intervallo di tempo. In più, per molti non è chiaro se il PRM abbia anche vedere o meno dall’intensità e dalla qualità dello stimolo sessuale.

periodo refrattario cos'è

Periodo refrattario: perché avviene?

Dal punto di vista fisiologico, a seguito dell’eiaculazione il sistema nervoso simpatico invia stimoli al corpo di rilassarsi. Questa zone del cervello è responsabile del controllo delle risposte di “attacco e fuga” che si innescano durante eventi traumatici. Questa risposta viene altrimenti chiamata “reazione acuta da stress” e fa si che vengano rilasciati dei neurotrasmettitori che portano alla contrazione del pene, o meglio alla sua muscolatura liscia.
Quando avviene l’orgasmo l’area del cervello chiamata ipotalamo secerne prolattina e ossitocina, ovvero degli ormoni che sono in grado di abbassare i livelli sia di dopamina che di testosterone. Questi sono i principali responsabili del fatto che l’uomo si ecciti! Alcuni studi hanno dimostrato come, dopo aver raggiunto il piacere, il corpo maschile produce prolattina al 400% rispetto una “normale” masturbazione. Di conseguenza, il sesso è, in genere, più soddisfacente dell’autoerotismo e se uno si masturba ha più probabilità di eccitarsi di nuovo e più velocemente. Ne consegue che se l’uomo ha meno prolattina in circolo sarà in grado di raggiungere una seconda erezione più rapidamente.

LUXURIA LUBRIFICANTE A BASE D”ACQUA LOVTAIL – MOJITO 60 ML

 

Periodo refrattario maschile: è possibile ridurlo?

E’ possibile ridurre il tempo di attesa tra un’erezione e l’altra, ma non è del tutto garantito. Quello che si può fare è sicuramente condurre uno stile di vita sano che permetta di far funzionare al meglio il sistema biologico e fisiologico. Si potrebbe anche optare per fare sesso di mattina, piuttosto che la sera, oppure stupire il partner con qualcosa di molto spinto e di irresistibile a seguito del primo orgasmo. Provate a praticare del sesso orale con lui mentre lo fissate con gli occhi, toccatevi da sole, e soprattutto gemete, sussurrategli le vostre fantasie, siate sexy e fatelo rientrare nella magica spirale del piacere!

10%

di sconto, solo per te 🎁

Iscriviti per ricevere il tuo sconto esclusivo e ricevere aggiornamenti sui nostri ultimi prodotti e offerte!

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *